L’IMPRESA DEI NOSTRI “ANFIBI” – IL REPORT DALL’AQUATICRUNNER
Un bel report di Fabio Carbonara sull’esperienza di quattro nostri soci all’Aquaticrunner:
Domenica 27 agosto si è svolta la quarta edizione della gara valevole quale campionato italiano di SWIM-RUN. Ebbene sì, anche se praticamente tutti i partecipanti sono triathleti di tutti i livelli ed età, per fare questa gara la bici si lascia a casa.
Ci vuole, però, qualcos’altro … Un pizzico di pazzia sì. Da diversi friulani conosciuti sul posto e da i miei vecchi amici delle elementari lasciati negli anni 70 e rincontrati dopo più di 40 anni la frase che ricorre è: “Ah, tu sei uno di quei pazzi che domenica fa quella gara….”
Naturalmente alla base c’è l’ammirazione ….
Di cosa si tratta? Bisogna trasferirsi da Grado a Lignano, praticamente per la strada più breve! A bordo laguna, correndo sul bagnasciuga ed attraversando i canali ed i tratti con acqua alta a nuoto.
Per avere un’idea si può dare un’occhiata alla schermata della mia traccia GPS.
Un’altra idea la si ha dal motto della gara: “Starting as a man, arriving as an amphibian” !
Il regolamento impone soltanto l’uso costante di calzature da corsa. Permette, peraltro, l’uso del pull-buoy da tenere legato a sé e, da quest’anno, anche delle palette.
Le difficoltà consistono oltre che nella distanza (circa 33 Km in totale di cui, sommando tutte le frazioni, 27,3 Km di corsa e 5,7 di nuoto) nelle condizioni in cui si corre (sabbia spesso molle, conchiglie, inclinazione, scarpe bagnate ecc.) ed in quelle in cui si nuota (con le scarpe, acqua non limpida per non dire torbida con presenza di meduse e correnti anche decisamente fastidiose, soprattutto nei canali nei quali, per effetto della marea, mentre li attraversi ti spingono o verso il largo o verso l’interno. Talvolta il mare mosso, come due anni fa, quest’anno fortunatamente era calmissimo).
A complicare psicologicamente le cose c’è anche che una volta arrivati a Lignano non è per niente finita ma mancano ancora 1,9 Km di nuoto, circa 5 di corsa anche sterrata in pineta ed altri 900 m di nuoto prima dello “sbarco” finale per l’arrivo.
I “finisher” sono festeggiati con grande “coinvolgimento” da uno speaker molto, diciamo così, simpatico e questo serve molto a ripagarti della fatica. Quest’anno a me è toccata anche l’intervista in diretta televisiva subito dopo l’arrivo. Chissà perché mi avrà poi scelto … 🙂
Da Torino eravamo in 4 alla partenza e, manco a dirlo, 4 anche all’arrivo. Personalmente, nelle 3 edizioni consecutive, ho sempre migliorato il piazzamento e questo mi da fiducia per il prosieguo delle mie “pazzie” sportive”.
Dei 199 che alle ore 07:00 sono partiti da Grado e per gli “ansiosi delle prestazioni” ecco come è andata sulla finish line:
Ivan Ciampolillo: 29° assoluto – 4h12’56” – 7° di categoria
Fabio Carbonara: 63° assoluto – 4h40’57” – 12° di categoria
Pierluigi Galassi: 118° assoluto – 5h48’50” – 45° di categoria
Alberto Quarello: 133° assoluto – 6h16’35” – 50° di categoria
Fabio Carbonara – Triple Consecutive Torino Triathlon National Amphibian Finisher