Caorle: Sandra atleta e reporter ci racconta la trasferta rosa!
Ogni gara è una storia a se e come tutte le storie avvincenti che si leggono sulle pagine di un libro, hanno un fascino unico che ti trasportano fino all’ultima riga senza che neanche te ne accorga.
Sono storie dove tu sei protagonista, storie che vivi a volte con estrema determinazione, a volte con poca convinzione, a volte con passione, altre con la mente lucida, altre appannata, altre con semplice coraggio, con paura. tutte storie diverse. Storie che ricordi dalla prima all’ultima come fosse trascorso solo un giorno, un ora, un minuto, un attimo. le hai tutte impresse nella memoria, nitide, puoi rivivere e risentire tutto, la tensione, la fatica, il dolore, la rabbia, la felicita, la delusione. Ogni storia è diversa, cambiano gli scenari, cambiano le persone, cambi tu. Amo rivivere quelle dove la tensione dello start non la percepisci da sola ma la vivi in compagnia, la condividi perché ti senti un’unica persona con le tue amiche, coloro che dovranno starti vicino, incitarti, aiutarti, consolarti. Sono le gare a squadra.
Sono le storie dove non puoi permetterti di perdere lucidità anche se ti sei staccato e conduci la gara da sola perché sai che tu servi nel caso in cui una delle altre avanti si ferma per problemi meccanici o fisici. non puoi permetterti di pensare al dolore, alla fatica e alla sofferenza. Abbassi la testa e ti concentri sul cuore perché la gara a squadre sono dettate dal cuore, sono solo storie di cuore, quel cuore che scoppia ma non cede, quel cuore che pompa sangue per mandare avanti le gambe quando le gambe non ce la fanno più, quel cuore che spinge i polmoni ad incamerare più ossigeno possibile, il cuore che detta al cervello di non spegnersi. Vorrei che per almeno una volta tutti provassero a scrivere la loro storia in una gara a squadre, sono certa che non sarà l’unica storia che scriveranno. Questo articolo lo dedico a tutte coloro che sono state mie compagne di queste meravigliose avventure con le quali continuo ad avere ancora un forte legame. lo dedico in particolar modo alle ultime, è con loro che ho vissuto la gara a squadre più dura della mia vita a causa del freddo e del forte vento ed è grazie a loro se sono partita senza pensarci troppo. A Nadia che mi ha ascoltata e si è fidata che sarebbe stata una bellissima esperienza ed è venuta a Caorle, a Jaqueline con la quale ho già vissuto la bellezza di questa esperienza più volte, lei è una certezza, infonde sicurezza e tranquillità, a Lolla che malgrado la stanchezza del giorno prima è partita con noi dandoci la serenità’ che comunque sarebbe arrivata fino in fondo, si, perché lei non molla mai, è una combattente con il cuore grande, il cuore che l’ha spinta da sola contro il vento siberiano che tirava a 55 km orari. Lolla che arriva sempre con il sorriso e una poesia da dedicarti.
by Sandra Peluso