Lolla ci racconta l’Aronamen
Tutto è iniziato sabato pomeriggio quando incontro Giovo che si fa una grassa risata: ma come Lolluzza non hai portato la muta, stai scherzando vero? Ed io ma come Giovo è estate piena pensavo fosse vietata…
E così sbagliando si impara, sembra un’ovvietà a voi triatleti veri, ma adesso lo so: la muta si porta sempre soprattutto quando si nuota nel lago!! E la affitti… Se c’è l’angelo custode problem solving Giovo il Pikkolo!
Ma in realtà tutto inizia mesi prima ad allenare la resistenza e una settimana prima…
Preziosissima la mail ricevuta dal mitico coach Andrea Gabba già per il mio primo 70.3 a Chia. Polase e bere tantissima acqua una settimana prima, dieta completa con proteine e in particolare carbo load soprattutto la sera prima e per la colazione crostata e pane e marmellata.
La carissima mia compagna di squadra e fortissima Francesca Tunesi mi dice mi raccomando Lollina calze nuove perché si indossano più facilmente quando esci dall’acqua… Due borracce una con acqua una coi sali… E in bici ogni 15 minuti bere e ogni 30 minuti mangiare barrette già aperte e tagliate a pezzi per comodità e datteri e mandorle che ti danno energia… Se non bevi e non mangi abbastanza poi a piedi i muscoli sono panati e addio mezza…
Ma il consiglio più prezioso è stato: niente over training.. La settimana prima devi scaricare.. E per fortuna ero in Cina per lavoro così obbligata a stare ai box hahaha
I consigli sono preziosissimi soprattutto per una bertuccia tapasciona solo buona a scrivere papiri, farsi selfie e… fare sempre di testa sua ahahah ma tanto ormai mi sno messa il cuore in pace: non ho ancora trovato il modo per diventare forte come il nostro capitano Bruno Pasqualini e Nardin ahahah bravissimi per aver portato la squadra a podio!!!! Bravi bravi bravi…
E poi arriva la mattina della gara e davanti ad un’alba atomica sul lago, sale la tensione e pensi: ma restare sul divano a vedere la Formula Uno non sarebbe stato meglio ahahah
No no no e ancora no…
Non importa se non senti più le gambe e la pancia scoppia perché bevi di continuo e puoi espellere solo sudando… E tu sei solo al secondo giro di corsa e vedi già i tatuaggi di Fransos tagliare il traguardo e Dimas all’inseguimento…
Non importa perché ogni gara non è solo “sofferenza” ma passione emozione forza potenza divertimento e tanta tanta bellezza… Bellezza dell’incanto del lago maggiore e d’orta, bellezza negli occhi dei tuoi compagni di squadra che incroci nei giri di corsa e ci si carica a vicenda soprattutto con Fabrizio Gatti e Trip negli ultimi km… E poi bellezza immensa nel tifo scatenato del piccolo grande Lollino che ancora sento nel cuore: Lolla ci sei quasi.. E mancavano ancora solo 21 km di corsa ahaha
La smetto qua il dono della sintesi come sapete non è della Lolla… Evito frasi troppo emotional sennò finisce che mi commuovo da sola ahaha e comunque ho ancora un dolore folle alle gambe e cammino come una babbiona di 1000 anni hahaha però non importa noi siamo triatleti della Torino Triathlon e noi siamo noi, sempre noi, diversi ma tutti uniti da una grande passione che si chiama: Torino Triathlon!
By Lorenza “Lolla” Marini