Edouard Boulanger ci racconta l’avventura ad Aix en Provence
Un anno fa, ho corso il mio primo triathlon, Candia.
A seguire ho fatto 2 x IM70.3 a Pescara ed a Vichy, oltre all’olimpico di Avigliana.
Cosi fu la mia prima stagione di TRI, vincendo abbastanza punti in solo 2 gare IM per ottenere lo statuto di AWA Silver (top5% degli atleti del tuo paese e della tua categoria di età). Strumenti marketing per fidelizzare, lo so, ma il tutto è ormai diventato un’ossessione… come per tanti di noi immagino.
Quindi per il 2018, ho programmato 3 x IM70.3 (Aix, Pescara ed Zell-Am-see). Purtroppo Aix era in concomitanza con Candia, domenica scorsa.
Condizioni dantesche, pioggia battente, vento fino a 60km/h e temperature invernali (7° in città, circa 4-5° in campagna). Un numero incredibile di DNF, per la maggior parte in ipotermia durante o alla fine della parte bike! Più di 25% degli atleti non hanno finito! Fino al T2, mi sono “salvato” anche egregiamente ma sono arrivato con 2 gambe di legno e la mezza è stata particolarmente difficile, con pioggia, fango e dislivelli.
Alla fine, chiudo in 5 ore, lontano dai miei obbiettivi ma è arrivata la ciliegina… mi è giusto bastato per ottenere uno slot per i mondiali in Sud-Africa!
Continuerò a cercare di migliorare per avvicinarmi al mio obbiettivo dei 4h30’, ma due cose sono ormai sicura, il TRI fa arte della mia vita quotidiana e porterò i colori del Torino Triathlon ai mondiali in Sud-Africa!
Grazie a Renato e a tutto lo staff per l’entusiasmo e il tempo che dedicate a questa nostra “droga”!
NB: per chi volesse fare l’IM70.3 di Aix:
– la logistica non è facile con 2 posti diversi per la T1 e la T2
– la parte nuoto è in un lago protetto quindi perfetto
– il percorso bike ha un dislivello importante (1100m), strade molto
sinuose, asfalto non sempre buono. Niente di infattibile ma molto tecnico
– il percorso run si svolge in città, sempre in dislivello, mai piatto.
Impegnativo per chiudere.